La repubblica di S. Domenico: ricordi di guerra Frase: #197
Nome sintetico | Caprara Guida |
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Cognome e nome autore | Caprara Guida, Raimondo |
Titolo | La repubblica di S. Domenico: ricordi di guerra |
Luogo | Arezzo |
Editore | Palamini |
Data | 1975 |
Data prima edizione | |
Numero di pagine complessivo | |
Provincia | Arezzo |
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Campo libero 2 | |
Campo libero 3 |
Contenuto
Ma l' incanto fu rotto il 13 novembre, quando, per la prima volta fu bombardata la stazione ferroviaria.
Cominciò l' esodo che divenne massiccio dopo il bombardamento, diurno, alle ore 11,30, e notturno alle ore 19,55 del 2 dicembre.
La popolazione sfollò in massa nelle campagne, in
paesi ritenuti immuni dai bombardamenti, ma che si rivelarono poi fatali soprattutto per le rappresaglie dei tedeschi.
I miei confratelli presero la via del Casentino.
Con me sarebbero dovuti rimanere due confratelli: il P. Rosario Mirabene, che poi fu ucciso da un soldato tedesco sulla strada che dal Santuario di S. Maria del Sasso conduce alla Verna, e il fratello cooperatore Fra Antonio Boscioni, che fu. colpito ad una gamba da una scheggia di granata.
Non seppi mah né indagai sul motivo di questo ripensamento o del contrordine dei Superiori, che fu ad ambedue fatale.